PeopleS - Mary Mores
Perito tecnico industriale con una specializzazione in produzioni automatizzate, 47 anni, compagna e mamma, dal 2012 Mary Mores è responsabile del Customer Training di Salvagnini Italia. Guida un team di cinque Customer Trainer e si occupa principalmente di organizzare ed erogare corsi di formazione per i nostri clienti.
“La mia esperienza in Salvagnini è iniziata il 5 ottobre 1998. In quel periodo l’azienda stava avviando un progetto per la digitalizzazione della manualistica tecnica che, come puoi immaginare, era ancora tutta cartacea. Per me si trattava di un’esperienza nuova ma mi piacciono le sfide. Credo di essere una persona dinamica e curiosa: fare manualistica mi avrebbe dato l’opportunità di mettermi alla prova in un ambito diverso da quello in cui avevo lavorato prima, con un progetto che avrei seguito sin dall’inizio e che mi avrebbe valorizzata dal punto di vista professionale. Ventidue anni dopo, eccomi ancora qui.”
Si parla molto, soprattutto negli ultimi anni, della disparità di opportunità di lavoro tra uomo e donna. I cambiamenti, che pur ci sono, avvengono con tempi lenti ed il settore metalmeccanico è ancora appannaggio soprattutto maschile. In questo senso tu sei un’eccezione. Mary, che cosa ne pensi?
“Dopo l’Istituto Tecnico Industriale ho frequentato un corso della durata di un anno, che mi ha permesso di specializzarmi nell’ambito delle produzioni automatizzate e di fare il mio ingresso nel mondo del lavoro attraverso un tirocinio semestrale in azienda, finalizzato all’assunzione. E’ stato un momento difficile, in cui mi sono scontrata con una realtà diversa da quella che immaginavo: il tirocinio in sé non rappresentava un problema, ma molte delle aziende a cui mi sono candidata hanno evidenziato grandi chiusure ad inserire un tecnico donna nel proprio organico. Sono arrivata a pensare di aver sbagliato percorso, ma con un po’ di costanza e di tenacia ce l’ho fatta! E ho trovato in Salvagnini un’azienda capace di valorizzare la presenza femminile.”
Il percorso professionale di Mary in Salvagnini prende una svolta inaspettata.
“Dopo un paio d’anni intensi e gratificanti, ho iniziato a sentire la necessità di nuovi stimoli. Mi è stata offerta l’opportunità di ricoprire il ruolo di Customer Trainer per sostituire un collega che si stava trasferendo in USA. Ci ho dovuto riflettere: insegnare significa, certamente, trasmettere quelle competenze tecniche che siano poi applicabili. I nostri clienti una volta completata la formazione devono poter mettere in pratica all’interno delle proprie officine quello che hanno imparato attraverso i percorsi di training. Ma insegnare richiede anche la capacità di adattarsi ai ritmi ed alle modalità individuali di apprendimento, che possono cambiare moltissimo da alunno ad alunno. E – inutile negarlo! – il mio carattere forte, a volte poco paziente, mi ha fatto pensare di non essere la persona giusta per questo ruolo. Mi sono messa in discussione, ho cercato di cambiare punto di vista e di lavorare su me stessa, e ho accettato questa nuova sfida. All’inizio non è stato semplicissimo: il mio percorso di studi e le mie esperienze professionali non mi avevano preparata all’insegnamento. Io resto, comunque, un tecnico: sono concisa, diretta. Ho fatto affidamento sulla mia creatività, che mi ha aiutato a superare alcuni problemi: per esempio ho riscoperto gli origami, e spiegavo le diverse possibilità di deformazione della lamiera piegando e scantonando un foglio di carta.”
Per un trainer l’esperienza sul campo, a diretto contatto con il cliente, la sua officina e il suo ufficio tecnico, rimane fondamentale per costruire quel bagaglio di competenze ed esperienze che sono centrali nella formazione di nuovi tecnici.
“È il bello del mio lavoro: per costruire una professionalità che ti consenta di fare davvero la differenza è imprescindibile avere un rapporto praticamente quotidiano con le officine dei clienti. Salvagnini mi ha permesso di viaggiare tantissimo, di conoscere realtà totalmente diverse da quella italiana. Queste esperienze mi hanno aiutata anche a smussare alcuni lati del mio carattere, e mi danno ancora oggi tantissimo. Dove una volta vedevo solamente bianco o nero oggi riesco a cogliere anche delle sfumature, e ho imparato ad accettare dei compromessi: ogni scelta coinvolge tanti attori e tanti punti di vista diversi, che devono essere tenuti in considerazione, rispettati e valorizzati.”
E con l’esperienza e le competenze crescono anche le responsabilità, prima con l’attività di dimostratrice durante le attività di fiera, quindi come responsabile del Customer Training.
“Prendere in mano le dimostrazioni durante le fiere è stato come fare un salto nel passato, ritornare a gestire le urgenze, le emergenze, senza un paracadute o un piano b. Non amo gli imprevisti, sono una programmatrice, ma queste sono le sfide che ti tengono vivo. Le fiere mi hanno insegnato ad improvvisare, ti portano ad avere una competenza su tutta la linea di prodotto per essere efficace, per dare valore al cliente. Quando riesco a trovare rapidamente una soluzione per gestire un problema, mi sento orgogliosa di portare il mio contributo. È il mio modo di restituire a Salvagnini tutte le opportunità che mi ha dato in questi anni.”